Crisi del tessile a Prato

Le aziende si rimettono in gioco a pitti puntando sul lusso

di Martina Salvadeo

FIRENZE – Con un 40% in più di richieste di partecipazioni per gli addetti al settore e un pronostico di oltre 30mila visitatori Pitti Uomo 87 si conferma, al suo secondo giorno, un successo crescente.

Tra gli espositori si consolidano marchi storici, attesi ogni collezione con nuove tendenze ma anche brand emergenti, aziende di giovani che si impongono nella realtà della moda, puntando a rinnovare pezzi classici con il loro talento creativo. Anche il settore tessile di Prato, con la lunga crisi che sta colpendo migliaia di imprese, coglie l’opportunità di Pitti per innovarsi, spostando la propria produzione su tessuti pregiati rivolti al mercato del lusso. Ci sono aziende, come Alpha studio, che festeggia quest’anno trenta anni di attività, L3 Lamberto Lab, storico lanificio che ha rinnovato negli anni la sua linea o il maglificio Grp attivo, dal 1973, a Carmignano, che hanno rappresentato la storia del tessile di Prato e continuano nella lavorazione di tessuti preziosi.

“Sono circa venti anni che partecipiamo a Pitti – raccontano i proprietari allo stand di Alpha Studio – e quest’anno festeggiamo i trenta anni dell’azienda presentando all’evento una capsule collection. Il marchio è conosciuto soprattutto in Germania e in Francia ma il nostro mercato si sta espandendo anche verso l’Asia. Nonostante il clima di malessere generale che è tangibile, fortunatamente la nostra azienda non ha risentito di questo periodo di crisi”.

Ma anche Temporary K, marchio che nelle scorse edizioni di Pitti ha attirato l’attenzione per i suoi piumini “di carta” con utili bretelle interne che servono per indossarli, all’evenienza, come zaini o Double Excess, progetto portato avanti da due fratelli, Edoardo e Carlotta Zeloni, che dal 2010 a oggi  hanno inaugurato negozi in tutta Italia ma anche a Formentera e alle isole Canarie:

“Questo è il nostro primo anno a Pitti ed essere qui, tra espositori provenienti da tutto il mondo, rappresenta un altro grande risultato per l’azienda – spiegano i due ragazzi – Il progetto è iniziato con una linea di t-shirt ma poi si è ampliato e abbiamo pensato a una collezione total look che rivisita grandi classici dell’abbigliamento, a partire dai jeans, dalle felpe fino alla maglieria, utilizzando tessuti di alta qualità con lavaggi e modelli innovativi. Inoltre siamo ricorsi alla collaborazione di artisti come Niccolò Storai, anche lui di Prato, che è con noi a Pitti  per disegnare in diretta le stampe della nuova collezione di magliette ma anche di artisti internazionali come Herman Epis che vive a Formentera".

Tra aziende storiche e progetti inediti in continuo sviluppo, si trovano anche storie difficili di chi, di fronte all’ impossibilità di continuare con il proprio lavoro, ha avuto l’intuizione di cambiare come il marchio 19 Andrea’s 47: “Questo è il nostro sesto anno a Pitti Uomo. Prima ci occupavamo della lavorazione del tessile ma la crisi ha colpito anche la nostra azienda. Così abbiamo deciso di rimetterci in gioco e di puntare sulla produzione di sciarpe di lusso, principalmente di cashemere e cashemere seta. Ad oggi collaboriamo con 700 punti vendita in tutto il mondo”.

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