AZIENDE CHE CRESCONO

di Monica Bianconi

<<L’ ARTE è trasgressione, provocazione e libertà>>. Questa la filosofia di Edoardo Zeloni, musicista e laureato in psicologia del lavoro che nel 2010 ha fondato il brand tutto pratese “Double Excess” che per la prima volta parteciperà alla prossima edizione di Pitti Uomo che si svolgerà a Firenze da domani al 16 gennaio.

QUELLA di Zeloni è un’ avventura iniziata nel garage dei genitori. <<Non mi piaceva l’ idea di andare a fare qualche tirocinio sottopagato – spiega Zeloni – contribuire a far crescere qualche azienda e poi essere mandato via. Per questo ho preferito iniziare un’ attività tutta mia. Ho aperto quindi la ditta a novembre 2010 in concomitanza con la mia laurea in psicologia del lavoro e delle organizzazioni. Il logo Double Excess della silhouette con le mutandine abbassate – precisa Zeloni – era il logo dell’ omonima blues/rock band dove suonavo. Durante i nostri concerti ogni sera c’ era qualcuno che ci diceva: “Perché non provate a fare delle t-shirt con il vostro logo? Il logo piaceva a tutti e così dopo l’ ennesimo “suggerimento” ho cominciato a fare le prime t-shirt. Tutto è iniziato così per scherzo, dal garage di casa, con 200 euro sul mio libretto>>.

La-Nazione-Dal-garage-a-Pitti-con-t-shirt-e-fumetti

“DOUBLE EXCESS” offre collezioni total look uomo/donna, ma il prodotto di punta sono le t-shirt d’ autore. <<Dopo quattro anni di dura gavetta – conclude Zeloni – per me è motivo di grande orgoglio essere presente a Pitti Uomo per presentare le mie nuove collezioni, anche se questo non è un traguardo ma un punto di partenza>>.

<<Double Excess>> a Firenze con le creazioni dell’ artista pratese Niccolò Storai

Tra le novità principali spiaccano le nuove t-shirt disegnate da due grandi artisti come Niccolò Storai e Herman Epis. <<Niccolò Storai – spiega Zeloni – sarà presente al nostro stand durante la manifestazione a creare nuove grafiche inedite in diretta>>.

SOGGETTO delle magliette del noto fumettista pratese Storai sarà naturalmente il suo cavallo di battaglia, cioè i “Grafonirici”, creature grottesche e dall’ aspetto mostruoso rappresentati attraverso disegni e illustrazioni legati al mondo dei sogni e appunto dell’ onirico come ricorda lo stesso neologismo coniato da Storai.